Idraulica

Impianti idraulici e sanitari 
a Pinerolo

  • La ditta Energy Saving, a Pinerolo, è specializzata nel settore idraulico, a partire dalle piccole riparazioni fino alla realizzazione di nuovi impianti idrico-sanitari e ristrutturazione bagni. La nostra azienda si occupa, in maniera globale, di eseguire installazione e manutenzione dei seguenti sistemi:
      • impianti idrici e sanitari
      • ristrutturazione bagni
      • posa sanitari e rubinetteria
      • tubazioni dell'acqua
      • colonne di scarico
      • dispositivi antinquinamento
      • scaldabagni a gas
      • boiler elettrici
      • allacciamenti all'acquedotto
      • interventi idraulici
      • ricerca perdite
      • riparazione guasti di tipo idraulico
      • trattameto dell'acqua
      • verifica efficienza tubazioni

Installazione Servizi Igienici e Bagni


La Energy Saving  mette a disposizione la propria esperienza trentennale  nel campo idrico sanitario 
per proporre alla sua clientela nuovi impianti sanitari con posa servizi igienici su misura, 
ristrutturazione bagni, rifacimento totale o parziale dell'impianto.

Verrà realizzato  uno studio del nuovo bagno in armonia con le esigenze del cliente,
per ottenere il miglior risultato al minor costo possibile, 
con la possibilità di scegliere i sanitari e la rubinetteria più confacenti, 
il tutto realizzato chiavi in mano!

Non esitate a chiamarci per un preventivo gratuito! 



Manutenzione Idraulica e Riparazione 
Impianti Idrici e Sanitari 

Oltre al riscaldamento, potrai affidare alla Energy Saving anche gli impianti sanitari:  
a partire da riparazioni idrauliche varie fino  alla manutenzione e installazione di tubazioni idriche, posa nuovi bagni o ristrutturazione.

L'ampia esperienza maturata nel settore idrico sanitario sarà messa a completa disposizione per studiare le migliori soluzioni attuabili, adatte ad ogni esigenza, con un occhio di riguardo all'applicazione delle normative vigenti.







Il trattamento dell'acqua 

Il trattamento dell'acqua di alimentazione degli impianti di riscaldamento è rivolto a prevenire la formazione di incrostazioni calcaree e depositi, e l'insorgere di fenomeni corrosivi:
  • Incrostazioni calcaree - si formano per la precipitazione dei carbonati, essenzialmente di Calcio e Magnesio, in seguito all'aumento della temperatura dell'acqua. seguito all'aumento della temperatura dell'acqua. La scarsa conduttività termica del calcare crea un ottimo isolante termico; pertanto per ottenere lo stesso rendimento termico, è necessaria una più elevata temperatura dell'acqua e dunque un maggiore consumo di combustibile. Le incrostazioni calcaree tendono a formarsi, in maggior parte, sulle superfici metalliche di scambio termico (caldaia, scambiatori).
  • La durezza dell’acqua - l’insieme dei sali di calcio e magnesio disciolti nell’acqua costituiscono la cosiddetta durezza totale di un‘acqua. Con il riscaldamento dell’acqua, i bicarbonati di calcio e magnesio si trasformano nei rispettivi carbonati i quali sono insolubili; essi si depositano in forma solida (calcare) e quindi conferiscono durezza all'acqua solamente prima della loro precipitazione. La durezza dell'acqua viene misurata in parti per milione (ppm) di carbonato di calcio, nell'uso più frequente si utilizza come unità di misura il grado francese (°Fr), dove 1°Fr corrisponde a 10 ppm di carbonato dì calcio.
  • Corrosioni - generalmente tendono ad investire l'impianto nella sua totalità e non singole parti di esso. Pertanto, l'evidenziarsi di fenomeni corrosivi in un punto è sintomatico di una generale corrosione di tutto l'impianto. Le cause delle corrosioni possono essere diverse, (correnti vaganti, ossigeno disciolto, naturale elettrolisi ecc.) e le stesse corrosioni si manifestano con diversi aspetti.
Il 15 febbraio 2013 il Consiglio dei Ministri ha approvato due regolamenti che attuano il D.Lgs n. 192/05 e uniformano le norme italiane alla direttiva europea sul rendimento energetico in edilizia (Direttiva n. 2002/91/CE). In Italia dunque la questione è regolamentata dal D.P.R. n° 59 del 2 aprile 2009 che PRESCRIVE un trattamento chimico di condizionamento per gli impianti di riscaldamento o climatizzazione, per quanto riguarda i predetti trattamenti, con riferimento alla Nuova normativa UNI 8065:2019  - Trattamento dell’acqua negli impianti per la climatizzazione invernale ed estiva,
per la produzione di acqua calda sanitaria e negli impianti solari termici.

Inoltre nel 2015 è entrato in vigore il DMiSE 26 giugno 2015 (Decreto requisiti minimi)
Criteri generali e requisiti delle prestazioni energetiche degli edifici

Prescrizioni Decreto Edifici DM 26-06-15

 Le disposizioni indicate si applicano agli impianti di nuova costruzione o sottoposti a riqualificazione, oppure nel caso di sostituzione del generatore. 
  • L’installatore, in caso di nuova realizzazione o ristrutturazione/sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale ed estiva, dovrà provvedere all’installazione di un idoneo sistema di trattamento dell’acqua in conformità alla UNI 8065.
  • Ad installazione ultimata l’installatore completa la relativa scheda n. 2 - “Trattamento acqua” del Libretto di impianto di climatizzazione.
  • Il manutentore, durante le visite periodiche presso i clienti, dovrà verificare la presenza e la funzionalità dei sistemi di trattamento dell'acqua, ove previsti.
  • Eventuali difformità riscontrare devono essere annotate nel campo osservazioni.
 Allegato 1, capitolo 2.3, punto 5:
In relazione alla qualità dell’acqua utilizzata negli impianti termici per la climatizzazione invernale, con o senza produzione di acqua calda sanitaria, ferma restando l’applicazione della norma tecnica UNI 8065, è sempre obbligatorio un trattamento di condizionamento chimico.
Per impianti di potenza termica del focolare maggiore di 100 kW e in presenza di acqua di alimentazione con durezza totale maggiore di 15 gradi francesi, è obbligatorio un trattamento di addolcimento dell’acqua di impianto. Per quanto riguarda i predetti trattamenti si fa riferimento alla norma tecnica UNI 8065.





trattamento dell'acqua e protezione

Obblighi e normative

  • OBBLIGHI DELL'INSTALLATORE. L’installatore, secondo quanto previsto dal DPR 412/93 e DPR 59/09 e smi e DM 26-06-2015, all’atto della nuova realizzazione o ristrutturazione/sostituzione dell’impianto di climatizzazione invernale ed estiva, deve provvedere all’installazione anche di un idoneo sistema di trattamento dell’acqua per prevenire la formazione del calcare, delle corrosioni e dall’eventuale formazione del “fouling” biologico: problemi che riducono drasticamente l’efficienza energetica degli impianti. Ad installazione ultimata l’installatore dovrà completare la scheda n. 2 del nuovo Libretto di impianto indicando quali sono i sistemi di trattamento acqua utilizzati (es. filtri, addolcitori, etc.), per proteggere i circuiti di acqua calda sanitaria e riscaldamento, segnalando in scheda 14 i consumi dei prodotti chimici.
  • OBBLIGHI DEL MANUTENTORE. Le novità legislative in tema di trattamento acqua a protezione degli impianti termici responsabilizzano anche i manutentori dei generatori termici, i quali dovranno verificare la presenza e la funzionalità dei sistemi di trattamento acqua, ove previsti dal D.P.R 59/09, all’atto delle visite periodiche presso i loro clienti.
  • Il DPR 59/09, in sintesi, prevede che per tutti gli impianti nuovi e per tutte le ristrutturazioni i seguenti requisiti obbligatori: se la durezza totale dell’acqua è inferiore ai 15°fr occorre prevedere sempre un condizionamento chimico dell’acqua del circuito di riscaldamento a cui occorre aggiungere una filtrazione meccanica di sicurezza ( e un dosaggio di polifosfati alimentari per l’acqua sanitaria; se la durezza totale dell’acqua è superiore ai 15°fr occorre aggiungere a quanto sopra un trattamento di addolcimento per entrambi i circuiti in modo da ridurre la durezza e riportarla sotto i 15°fr.
La norma UNI 8065:2019, nelle parti 6 “Trattamenti dell’acqua” e 7 “Caratteristiche dell’acqua negli impianti”, prevede quali tipi di interventi e di trattamento sono possibili. 
Ha per oggetto i punti sottostanti:
  • la definizione e la determinazione delle caratteristiche chimiche e chimico-fisiche delle acque impiegate negli impianti termici ad uso civile. Più precisamente si esaminano le caratteristiche delle acque di alimento e reintegro del circuito in relazione ai seguenti tipi di impianti tecnici;
  •  impianti di riscaldamento ad acqua calda;
  •  caldaie a vapore a bassa pressione uso riscaldamento (diretto o tramite scambiatori) con elevato recupero di condense;
  •  circuiti con acqua a temperatura maggiore di quella di ebollizione alla pressione atmosferica (acqua surriscaldata) fino a temperatura massima di 180 °C;
  •  impianti di produzione di acqua calda sanitaria;
  • la descrizione dei sistemi di trattamento dell’acqua;
  • l’illustrazione delle modalità di controllo nonché delle relative frequenze.

L'importanza dell'acqua

L’acqua si configura come una importantissima fonte di energia che l’uomo ha sfruttato fin dall’antichità. Assieme al mulino a vento, il mulino ad acqua è stato per l’uomo la prima fonte di energia meccanica non animale. Tra le fonti rinnovabili, l’energia idrica è la più utilizzata, perché si basa su una tecnologia ben conosciuta e con un rendimento molto alto. L'acqua potabile è una risorsa naturale primaria destinata al consumo umano, pertanto devono essere salubri e pulite: non devono contenere microrganismi e parassiti, ne' altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana; devono essere conformi a quanto previsto nei provvedimenti adottati ai sensi dell'articolo 14, comma 1 del l Decreto Legislativo del 2 Febbraio 2001 n.31. In caso di non conformità ai valori di parametro, l'autorità d'ambito, sentito il parere dell'azienda unità sanitaria locale in merito al possibile rischio per la salute umana derivante dalla non conformità alle specifiche predette, dispone che vengano presi provvedimenti intesi a ripristinare la qualità delle acque ove cio' sia necessario per tutelare la salute umana. Il Ministero della salute ha emanato un regolamento (Decreto 7 febbraio 2012, n. 25) in materia di apparecchiature finalizzate al trattamento dell'acqua destinata al consumo umano, per esempio le caraffe filtranti o altri sistemi di filtraggio che hanno come unico scopo quello di modificare le proprietà organolettiche dell’acqua potabile. Il regolamento è volto alla tutela del consumatore e alla sicurezza degli alimenti, e prevede anche disposizioni ben precise sul corretto utilizzo e la pubblicità delle apparecchiature. Non si applica alle apparecchiature per il trattamento dell'acqua potabile qualora l'acqua trattata sia destinata esclusivamente ad impianti tecnologici oppure elettrodomestici.
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