Riscaldamento tradizionale

Soluzioni per impianti di riscaldamento a Pinerolo

La panoramica tecnologica dei prodotti legati alla produzione di energia è vasta e diversificata. Allo stesso modo, anche i dispositivi che sfruttano in modo ecologico ed ottimale le fonti rinnovabili per la produzione di acqua calda, riscaldamento e raffrescamento sono vari.
Tra le tante possibilità, come scegliere la soluzione per il riscaldamento efficiente, ecologica e più adatta alle nostre esigenze? L'unica certezza: i nostri consumi! Una famiglia ogni anno deve sostenere dei costi fissi a cui difficilmente può sottrarsi: uno di questi è la bolletta energetica. È stato calcolato che in media una famiglia italiana di 3 persone, consuma circa il 70% per il riscaldamento (utilizzando il gas naturale) e per la produzione di acqua calda sanitaria, mentre il 30% va in energia elettrica. La percentuale destinata al riscaldamento sale per quelle famiglie che, a causa della zona o di altre ragioni, sono costrette ad utilizzare come combustibile il gasolio, che negli ultimi anni è aumentato del 42% circa.

Come liberarsi da un costo energetico in continuo aumento e tanto alto da incidere, giorno dopo giorno, sul potere di acquisto di altri beni primari per la nostra vita? A parità di energia consumata, è evidente che la scelta del combustibile incide in modo diverso sulla nostra spesa energetica.

La soluzione per eccellenza per avere un sistema ecologico indipendente che consenta un risparmio energetico e soprattutto un risparmio economico, è quella di affidarsi alle energie rinnovabili, come il sole in abbinamento ad una soluzione a legna o pellet.
Nel periodo estivo, il sistema solare termico rende la struttura indipendente, senza bisogno dell'appoggio di una caldaia o di un altro generatore. questo si traduce in un risparmio di gas, di corrente elettrica (accensione della caldaia) e di emissioni di CO2.
Durante l'inverno, l'impianto solare può invece facilmente fare d integrazione al riscaldamento , mentre gran parte del calore è generato dalla caldaia a legna o pellet.

Il ruolo delle energie rinnovabili

"Il valore di un uomo, per al comunità in cui vive, dipende anzitutto dalla misura in cui i suoi sentimenti, i suoi pensieri e le sue azioni contribuiscono allo sviluppo dell'esistenza degli individui." (Albert Einstein)
 
Hai mai sentito parlare di "Earth Overshoot"? Ogni anno c'è una data in cui i consumi mondiali superano la capacità della Terra di rispondere alle richieste di materie prime rinnovabili per l'anno in corso. Negli ultimi 2 anni il superamento si è realizzato già nel mese di agosto.
Di questo passo, nel 2050 avremo bisogno dell'equivalente di due Terre!
La sopravvivenza dell'uomo e della Terra rende quindi necessaria una scelta, un passo in avanti anche nella storia evolutiva umana: il passaggio all' "Homo Ecologicus"!
L'uomo che ha scelto di evolversi, quindi ha deciso di operare in uno spirito ecologicamente conseguente, riducendo la sua impronta CO2 sulla Terra.
Da ciò è possibile collegarsi all'attualità, all'Europa e al rapporto con le rinnovabili: una scelta obbligata. La Comunità Europea ha assunto dei seri impegni:
  • Riduzione del 20% dei consumi di fonti primarie rispetto alle previsioni tendenziali, mediante aumento dell'efficienza energetica
  • Riduzione del 20% delle emissioni di gas climateranti secondo impegni già presi (Protocollo di Kyoto)
  • Aumentare del 20% la quota di fonti rinnovabili nella copertura dei consumi finali (usi elettrici, termici e per il trasporto).
 Partendo da questa stima del livello degli usi finali previsto nel 2020 e da una valutazione del contributo fornito dalle fonti rinnovabili nel 2005, l'obiettivo da raggiungere per ogni Stato è suddiviso in due parti: una uguale per tutti gli Stati, la seconda legata alla popolazione e al PIL; per l'Italia è risultato un obiettivo del 17% di utilizzo di fonti rinnovabili, da ripartire a sua volta, fra le Regioni.  
Per questo sono state varate diverse normative:
  • Per la riduzione del fabbisogno termico degli edifici
  • Per la promozione di prodotti più efficienti
  • Per la riduzione uso delle fonti fossili
Da alcuni anni alcune tecnologiche sono promosse con agevolazioni statali e dal 2012 tutte le nuove case devono sottostare a nuove prestazioni in termini di consumi energetici.
 
Per i nuovi edifici e per quelli sottoposti a ristrutturazioni rilevanti, il D.Lgs 28/2011 prevede che siano installati impianti funzionanti con fonti rinnovabili per la copertura di determinate soglie di produzione di energia. Sono previste diverse soglie temporali. Nel periodo 01/01/2014-31/12/2016 il 50% del fabbisogno di acqua calda sanitaria ed il 35% del fabbisogno termico (riscaldamento, raffrescamento, acqua calda sanitaria) deve essere coperto da fonti rinnovabili. Per gli edifici esistenti lo Stato ha messo a disposizione delle agevolazioni fiscali per incentivare l'installazione delle fonti rinnovabili, cliccate di seguito per visitare la sezione Paradigma "Normativa ed incentivi".
 L'abbattimento dei costi energetici o addirittura l'indipendenza dalle fonti fossili non è una possibilità così lontana o irraggiungibile: è una realtà che può essere a portata di tutti.
Ogni abitazione, ogni nucleo familiare, ogni struttura ha delle caratteristiche ed esigenze diverse, quindi non esiste "il sistema perfetto", bensì la soluzione migliore che si adatta perfettamente alle specifiche esigenze.
E' di fondamentale importanza farsi guidare da professionisti che sappiano interpretare al meglio le effettive necessità per scegliere la soluzione che di fatto sia in grado di migliorare il comfort abitativo, rappresentando un risparmio energetico che andrà a contribuire alla salvaguardia dell'ambiente.

Accorgimenti per migliorare l'efficienza energetica

  • Evitare la produzione inutile di calore. Negli ambienti esposti al sole o solitamente più caldi (ad esempio la cucina, grazie ai fornelli) è utile fare installare sul radiatore una valvola termostatica, accessorio molto semplice che automaticamente rileva la temperatura ambiente, limitando la quantità di calore richiesta all’impianto;
  • Equilibrare gli impianti. Spesso alcune stanze risultano più fredde delle altre, nonostante i sistemi di isolamento adottati; in questo caso è opportuno richiedere una regolazione dell’impianto che permetta, ad esempio, attraverso l’adozione di valvole di taratura (valvole termostatiche), di distribuire l’acqua ai radiatori in maniera differenziata, a seconda delle reali esigenze degli ambienti;
  • Non ostacolare la circolazione dell’aria intorno ai radiatori, non coprirli con tende e copritermosifoni;
  • Nelle stagioni fredde evitare di aprire le finestre per rinfrescare l’ambiente, regolare invece il termostato e ridurre i ricambi d'aria (non più di un ricambio completo ogni 2-3 ore, una stanza per volta);
  • In inverno abbassare o chiudere le serrande esterne di notte;
  • Termoregolare la temperatura ambiente su almeno due livelli giornalieri, giorno/notte; 
  • Far eseguire annualmente la manutenzione della caldaia da tecnici specializzati, con pulizia e messa puntno del generatore, per rendere l'impianto più efficiente e sicuro (come da disposizioni di legge)
  • In fase di progettazione privilegiare le esposizioni a Sud, isolando in modo più scrupoloso le pareti esposte a Nord;
  • Coibentare le strutture disperdenti;
  • Utilizzare un abbigliamento adeguato consente di moderare la temperatura degli ambienti senza creare spiacevoli sensazioni di freddo o di caldo;
  • Isolare tubazioni e caldaia, se le tubazioni dell’impianto di riscaldamento e la caldaia non sono bene isolate, si verificano delle perdite di calore facilmente eliminabili;
  • Per il raffreddamento, usare il condizionatore d'aria solo in caso di effettiva necessità, fissare il termostato ad una temperatura di 3°C - 5°C in meno della temperatura esterna (l'azione deumidificatrice è più importante del raffreddamento).

Gli impianti tradizionali

Un impianto di riscaldamento di tipo tradizionale utilizza il meccanismo della convezione per distribuire il calore dalla fonte alla caldaia ed ai caloriferi dislocati nelle varie zone della casa.
La pompa di circolazione della caldaia spinge il fluido ad alta temperatura nel collettore (70°C circa), poi distribuito tramite le tubazioni nei vari ambienti dove trasferiranno il calore attraverso strutture apposite, quali: termosifoni in ghisa, acciaio, alluminio, termoarredo, oppure termoconvettori, dotati questi ultimi di ventole per accelerare il ricambio d’aria fredda con quella calda.
 Il circuito dell'acqua verso i caloriferi può essere di diverso tipo:
  • Monotubo - un anello unico, che ad ogni radiatore ha una valvola a tre vie, con un ingresso, un ritorno verso l'anello e una derivazione verso il radiatore. Questa valvola può essere più o meno aperta verso il radiatore, ma non deve interrompere la circolazione dell'acqua nell'anello.
  • Bitubo - ad ogni radiatore arrivano due tubi, da cui si ottengono due derivazioni (T), uno per l'andata, l'altro per il ritorno. La valvola al radiatore è a due vie, e determina la quantità dell'acqua che va al radiatore. Se è chiusa l'acqua continua a circolare fino all'ultimo radiatore dove il tubo dell'andata si chiude sul ritorno.
La temperatura dell'acqua nei radiatori deve essere in genere superiore ai 50 gradi centigradi.

Accorgimenti per migliorare l'efficienza energetica

Negli impianti a circolazione naturale a radiatori o caloriferi, perlopiù bitubo, veniva usato quando ancora la pompa per la circolazione dell'acqua non esisteva, e sfrutta il principio fisico per cui l'acqua calda tende a muoversi verso l'alto richiamando l'acqua fredda dai radiatori più lontani.
Il termosifone è dotato di valvole:
  • La valvola termostatica che è posta in ingresso del calorifero e che tramite una regolazione della stessa permette di gestire (e limitare) la portata del fluido in ingresso.
  • Il detentore, cioè una valvola posta in uscita dal calorifero (generalmente nella parte bassa dello stesso) che regola la velocità massima del fluido nel radiatore, dove generalmente viene chiusa per i caloriferi più vicini alla caldaia e aperto per i caloriferi più lontani da questa, in modo da poter ridurre le vibrazioni degli stessi e ridistribuire meglio i fluidi. Lo sfiato (spurgo), cioè la "valvolina" che permette la rimozione dell'aria accumulata nel calorifero.
 Nei sistemi dove si usa l'aria calda, al contrario, il riscaldamento dell'aria può essere locale, ad esempio con un termoconvettore costituito da una fonte di calore (focolare, stufa, resistenze elettriche, pompa di calore) e ventole, oppure remoto, e l'aria calda convogliata verso i locali attraverso dei tubi.
Il riscaldamento dell'aria è un sistema usato spesso nei grandi spazi delle fabbriche o dei capannoni.
Nei locali ristorante o mensa spesso si osserva l'uso di tubi di stoffa con dei forellini per la diffusione del calore, sospesi vicino al soffitto.
Il riscaldamento tradizionale è una scelta di valore: richiedi un preventivo allo 0121 398699
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